Ho trascorso la settimana a cavallo tra Giugno e Luglio in ferie. Il periodo è ideale grazie al meteo ottimale unito ai prezzi bassi e allo scarso affollamento della bassa stagione. Il luogo è la montagna, l’Alpe di Siusi  con i suoi pascoli in mezzo alle Dolomiti. Spettacolo!

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Ho camminato tra prati e rocce; ho annusato fiori e ascoltato le mucche mangiare l’erba; mi sono seduto e sdraiato a guardare il cielo, leggere un libro, mangiare una pesca. Sette giorni rilassati dove la fatica della salita era ampiamente ripagata da un buon strudel più birra o sambuco, respirando aria leggera e ammirando le vette vicine e lontane. Tutto questo benessere è stato amplificato dalle splendide compagne di viaggio con le quali ho condiviso non solo l’appartamento, ma anche le lente e abbondanti colazioni, le lunghe chiacchierate, le sane risate. Superfluo dire che sarei rimasto lì a tempo indeterminato.

Mica tutto è stato perfetto. Non sono mancate le incomprensioni e gli scontri, né la pioggia e gli infortuni. I viaggi sono costellati di imprevisti, che li rendono più avventurosi e degni di essere ricordati e raccontati, come passare in pochi minuti da sole e maniche corte a k-way sotto la pioggia, accelerando il passo fino a un rifugio dove scaldarsi con una cioccolata calda, in attesa che il temporale pomeridiano esaurisca il suo vigore. O eventi che insegnano e fanno riflettere. Io ho capito che il cellulare ti dà la possibilità di comunicare con chiunque, trascurando i presenti. Per questo ne ho limitato l’uso, non ho pubblicato alcuna foto, non ho condiviso alcun piatto/aperitivo, non ho effettuato alcun check-in. E la vacanza è stata meravigliosa!